Oggi vogliamo riflettere insieme sul ruolo delle donne imprenditrici di Mantova, nel territorio in cui sono nate o hanno la possibilità di essere attive e nella società in cui vivono. Più avanti troverete due prime interviste, di una serie, a figure rilevanti dell’imprenditoria che hanno ispirato o apportato benefici alla mantovanità. Con l’approccio scientifico, partiamo dall’occasione e dai dati.
Giornata (e non festa) internazionale della donna
Negli anni pare sia diventata un’occasione commerciale per fioristi, pasticcerie e ristoratori, in realtà è nata come giornata di riflessione attorno alle lotte di genere che le donne hanno iniziato a portare avanti nel secolo scorso.
Nel tempo le donne hanno saputo sì dimostrare non solo di saper studiare e lavorare in tanti settori, che inizialmente erano riservati ai maschi e hanno assunto ruoli ai vertici di aziende, riuscendo a lasciare un segno distintivo nel territorio e nello sviluppo della società.
Tuttavia ad oggi sussiste ancora un gender gap che ruota intorno alla differenza di trattamento, di salario, di opportunità e di considerazione1.
Non lo affermiamo per un “sentiment” che percepiamo o per motivi prettamente femministi ma perché ce lo dicono dati oggettivi.
Fatti e non parole
Basti pensare che lo stipendio delle donne con un figlio sotto i 6 anni è del 20% inferiore rispetto a donne senza figli e che la differenza salariale a distanza di 15 anni tra donne con figli e senza, è del 50%2. Un altro dato che fa riflettere è che solamente ⅕ dei professori STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) è donna e il tasso di occupazione dei laureati è dell’86% per gli uomini, mentre è solo il 76% per le donne. Una differenza che si fa sentire.3
Un gap ancora maggiore lo troviamo nel mondo dello sport, dove non solo il divario salariale tra sportivi e sportive ad alti livelli è massimo ma, anzi, troviamo anche una differenza di trattamento nelle clausole contrattuali, specialmente nei confronti di un’atleta che stia per diventare mamma. 4
Secondo il Global Gender Gap Report 2023 del World Economic Forum, la parità in busta paga tra uomini e donne è prevista solo nell’anno 21545. Un mondo in cui uomini e donne prendono lo stesso stipendio è più giusto più bello, più ricco per tutti: possiamo aspettare così tanto?
Se poi nel 2015 i 193 paesi membri dell’ONU hanno definito l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che fissa una data massima per il raggiungimento della parità di genere nel mondo, un motivo ci sarà stato.
Non si tratta solamente di una questione di salario o di ego ma di concetti come libertà finanziaria e maggiore autostima, che sul posto di lavoro è contemporaneamente inteso come crescita e apprezzamento personale.
La volontà del mondo di oggi è quella di far sentire e rendere indipendenti le donne, sotto ogni punto di vista: ormai è giusto (per lo sviluppo sano della società) che siano considerate non tanto superiori, ma almeno alla pari degli uomini.
La figura femminile nella storia
Il progresso industriale e tecnologico alla fine del ‘700 non ha facilitato la partecipazione al mercato del lavoro delle donne, anzi: da una società agricola in cui le donne lavoravano e si occupavano della famiglia, con la rivoluzione industriale si è passati ad una società in cui il ruolo di madre e lavoratrice si sono separati nettamente e l’occupazione femminile è crollata. Le cose poi sono cambiate di nuovo con l’avvento della società di servizi, alla fine degli anni 50, ma l’occupazione delle donne non è aumentata come quella degli uomini, questo perché le barriere che le donne incontrano non sono strutturali ma dipendono dal modello economico e quindi possono cambiare.
Proprio su questi argomenti ha effettuato ricerche Claudia Goldin, prima professoressa universitaria donna ad Harvard in economia, co-direttrice del Gender in the Economy Study Group dell’NBER (National Bureau of Economic Research). Preziosi i suoi studi in cui ha elaborato un nuovo concetto di economia di genere, che ha evidenziato il peso e l’influenza della partecipazione femminile sul mercato del lavoro; per questo ha ottenuto il Nobel6 per l’economia nel 20237.
Le difficoltà dell’imprenditorialità femminile stanno nel riuscire ad andare oltre, superando ogni ostacolo precostituito da altri. È proprio su questa considerazione che abbiamo pensato di riflettere, quindi vi proponiamo una rubrica, che durerà diverse puntate, in cui si andranno ad intervistare figure femminili che hanno contribuito a migliorare significativamente il nostro territorio mantovano.
Le interviste possibili alle imprenditrici di Mantova
Oggi proponiamo due interviste di Giulia Boscarato e di Sofia Ferrari a donne che abbracciano secoli distanti ma con un trait d’union che le accomuna: la determinazione, la perseveranza e il successo.
Per il primo personaggio femminile facciamo un salto indietro al XVIII secolo, quando abbiamo avuto l’onore di vedere la provincia di Mantova, anzi il Ducato, governato da Maria Teresa d’Austria, donna seconda solo alla leggendaria fondatrice di Mantova, la profetessa Manto. La regina Maria Teresa, investita di numerosi titoli, ancor oggi viene ricordata per la moltitudine di riforme politiche, sociali e culturali, impattanti anche per l’economia, che fece varare durante la sua reggenza.
Non è un caso l’aver scelto l’8 marzo come data per ricordare quanto le donne abbiano portato vantaggi alla società, ogni qualvolta ne abbiano avuto l’opportunità!
Uno sguardo verso il futuro imprenditoriale femminile invece lo abbiamo trovato in Giulia Guarriello, classe 2001, ostacolista azzurra originaria di Moglia, Mantova.
Un vero portento dell’atletica leggera, non solo, ma anche brillante studentessa universitaria: in lei scoprirete una ragazza ambiziosa, con un amore innato per questo sport e la voglia di porsi obiettivi sempre più grandi. Giulia nella vita ce la immaginiamo proprio come quando la vediamo correre in pista: a superare ogni ostacolo con grinta e perseveranza, espressione ed esempio di vera autoimprenditorialità fatta donna.
Clicca sull’immagine qui sotto per sfogliare l’articolo online con le interviste ☟. Buona lettura.
È nel ricordo del passato che troviamo l’impegno per il presente e la speranza per il futuro.
Laura Sargentini
Meraviglie Cosmiche è un team di professionisti del digital composto prevalentemente da donne manager. Leggi chi siamo
- https://www.raiplay.it/video/2024/03/Stesso-salario-stesso-lavoro—PresaDiretta-04032024-0d46ce66-9e09-4f3d-bb43-c3dcadd6893d.html ↩︎
- https://www.raiplay.it/video/2024/03/Il-lavoro-delle-donne—PresaDiretta-04032024-957b05cc-34c1-4b40-9585-b15c214e92d3.html ↩︎
- https://www.raiplay.it/video/2024/03/Generazione-Stem—PresaDiretta-04032024-b5ea6ca0-8057-4f0e-b6f8-349988ed365b.html ↩︎
- https://www.raiplay.it/video/2024/03/Laltra-faccia-della-medaglia—PresaDiretta-04032024-62041fcc-f276-4567-b903-0f72220b768a.html ↩︎
- https://www.raiplay.it/video/2024/03/Violenza-economica—PresaDiretta-04032024-8a41cef4-8c31-40f8-9173-7c8ba98db3ab.html ↩︎
- https://www.raiplay.it/video/2024/03/Un-Nobel-alla-parita—PresaDiretta-04032024-4cad9206-940b-462a-9dfd-3e3b0b14eabd.html ↩︎
- https://www.viasarfatti25.unibocconi.it/notizia.php?idArt=25756 ↩︎