Imprenditori si nasce o si diventa?
Imprenditori si nasce o si diventa?
Dipende. È vero che si nasce con una passione, una predisposizione in un ambito che fin da piccoli rivela che “quella cosa, la sappiamo fare meglio degli altri” ma è altrettanto vero che possiamo riuscire a specializzarci in qualcosa da ragazzi o in età adulta, perché prima non potevamo avere modo di provarla o perché non esisteva.
Diventare imprenditore vuol dire fare della conoscenza di un ambito, di un prodotto o di un processo un business. Quando si fa quello che piace, il tempo vola e non lo si può più chiamare solo lavoro.
Creare un’organizzazione piccola o grande che sia, fondata sulle proprie passioni, non è da intendere solamente come un’attività remunerativa ma anche come un impegno sociale.
Il buon imprenditore si sente responsabile del suo team, dei fornitori e dei clienti a cui si rivolge.
La cosa peggiore che può capitare è guardarsi indietro e pensare di non aver avuto il coraggio di avere preso certe strade, specialmente per mancanza di fiducia o per paura dell’incognito.
Se si vuole avviare un’impresa, bisogna farlo e basta, l’importante è capire da subito come limitare i rischi e partire col piede giusto: allora si è in grande vantaggio su chi, invece, non si organizza fin dal primo giorno.
Imprenditore come forma mentis.
C’è chi lo fa per passione, c’è chi lo fa per necessità e c’è chi lo fa per realizzare un sogno. Fare l’imprenditore non è una professione ma è un modo di essere.