cubi con scritta accessibile is possible

Leggi stringenti in Europa e nuove normative in Italia spingono imprese e organizzazioni a investire nell’accessibilità dei sistemi.

Con l’aumento della consapevolezza sulla diversità e sull’inclusione, l’accessibilità digitale è diventata più che mai cruciale: sta passando da una scelta dello sviluppatore web filantropico a una necessità imperativa.
Le nuove norme varate dall’Unione Europea (l’ European Accessibility Act è stato approvato nel 2019 ed entrerà in vigore a giugno del 2025) spingono ormai tutte le imprese, sia private sia pubbliche, a conformarsi ai requisiti di accessibilità, pena severe sanzioni (fino al 5% del fatturato) da parte di AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) previste in caso di inadempienza .
In questo contesto garantire l’accessibilità digitale non costituisce solo un allineamento del welfare, una decisione etica, nel rispetto della persona, ma rappresenta anche un’opportunità di ampliamento della clientela significativa poiché apre le porte a milioni di nuovi utenti e li rende più soddisfatti della loro User experience.
Vediamo come si possono fare i primi check per capire se i nostri sistemi (siti, app, ecc…) sono compliant ai sensi delle norme sull’accessibilità.

Ma cosa si intende per Accessibilità Digitale?

Per accessibilità si intende la possibilità di usufruire di servizi ed accedere a dati forniti da sistemi informatici senza discriminazioni, che potrebbero percepire o procurare difficoltà alle persone con disabilità cognitive, visive, uditive o motorie.

Accessibilità per persone con disabilità cognitive, visive, uditive, cognitive
Categorie di disabilità

Ciò significa che i siti web, le applicazioni, i documenti e altri contenuti digitali dovrebbero essere progettati e sviluppati in modo tale da essere comprensibili, navigabili e interattivi per tutti gli utenti. Parliamo quindi di contrasto tra testo e sfondo, dimensioni dei tasti, sottotitoli, alt tag di foto e altri parametri di web design e di sviluppo.

Inoltre se lo strumento ITC consente la creazione, modifica o trasformazione di contenuti, deve supportare gli utenti anche alla pubblicazione di contenuti essi stessi accessibili.

L’accessibilità ruota attorno a 4 principi cardine:

  1. Percezione: Assicurarsi che le informazioni presentate siano percepibili da tutti, indipendentemente dalla modalità sensoriale utilizzata (ad esempio, fornire testo alternativo per le immagini per coloro che utilizzano lettori di schermo);
  2. Operabilità: Garantire che tutti gli utenti possano interagire con i componenti interattivi e navigare attraverso il contenuto senza incontrare barriere insormontabili;
  3. Comprensibilità: Fare in modo che le informazioni e le operazioni siano comprensibili per tutti gli utenti, indipendentemente dal loro livello di abilità o esperienza;
  4. Robustezza: Assicurare che i contenuti digitali siano utilizzabili su una varietà di dispositivi e tecnologie, compresi dispositivi di assistenza e tecnologie di supporto.

L’accessibilità digitale è importante non solo per garantire l’inclusione delle persone con disabilità, ma anche per migliorare la fruibilità generale dei prodotti digitali per tutti gli utenti. Organizzazioni e sviluppatori sono incoraggiati a seguire linee guida e standard specifici, come il Web Content Accessibility Guidelines (WCAG), per migliorare l’accessibilità dei loro prodotti digitali.

Scenario Globale

Il 15% della popolazione mondiale (1,3 miliardi di persone), di cui circa 87 milioni di persone solo nell’Unione Europea, mentre in Italia sono 3,1 milioni di persone, pari al 5,2% della popolazione, presentano una qualche forma di disabilità.

Leggi e Normative

Le leggi sull’accessibilità variano da paese a paese. Le Linee guida per l’accessibilità dei contenuti web (WCAG 2.1), a cui hanno contribuito associazioni come IWA Italia, stabiliscono uno standard globale, mentre in Europa gli standard sono definiti nel documento EN 301549.

L’Italia è sorprendentemente uno dei paesi europei con norme più avanzate. Ricordiamo infatti che per tutti (non solo le PA) è sempre in vigore la legge 67/2006, che prevede la rimozione delle discriminazioni dirette e/o indirette verso persone con disabilità, valida anche per il settore privato e che prevede un risarcimento del danno.

In Italia, la “Legge Stanca” tutela il diritto di accesso per i cittadini ai servizi informatici e telematici della Pubblica Amministrazione, mentre l’emendamento del decreto legge “Semplificazioni” pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 17 luglio, ha modificato la Legge italiana sull’accessibilità ICT estendendola alle grandi imprese. Il DL 76/2020 estende gli obblighi anche a soggetti giuridici diversi dalle pubbliche amministrazioni, con un fatturato medio negli ultimi 3 anni di attività superiore a cinquecento milioni di euro, che offrono al pubblico servizi attraverso siti web o applicazioni mobili.

Scadenze e Conformità

Già dal 2020 le pubbliche amministrazioni sono tenute a pubblicare gli obiettivi di accessibilità del proprio sito web, con aggiornamenti annuali. Il DL 76/2020 in Italia impose alle imprese con un fatturato superiore a 500 milioni di euro l’adeguamento entro il 5 novembre 2022. Successivamente, da giugno 2025, la Legge sull’Accessibilità (Direttiva UE 2019/882) coinvolgerà tutti gli operatori economici.

Livelli di Conformità

Le WCAG 2.1 definiscono tre livelli di conformità: Livello A, Livello AA e Livello AAA. Questi livelli forniscono un quadro organizzato per monitorare gli sforzi in materia di accessibilità, crescendo in standard man mano che si passa da A a AAA.

  • Livello A: Conformità di base
  • Livello AA: Accessibilità medio
  • Livello AAA: Elevata accessibilità

Come fare per capire se il nostro sito è accessibile?

Ci sono vari modi per valutare l’accessibilità: il primo che consigliamo è uno strumento gratuito di Google, Page Speed Insights. Questo test, almeno qualitativamente, permette di valutare non solo i Core Web Vitals utili alla SEO ma anche di ottenere un rapido giudizio sull’accessibilità di una pagina. Basta inserire un URL e si riceve un giudizio da 1 a 100, dove il massimo dell’accessibilità si ottiene proprio con 100, cui seguono alcune indicazioni tecniche sul tipo di problematica emersa.

Certo, questo è solo uno dei tanti tool per analizzare una pagina web: quello che è più importante è capire dai risultati ottenuti come e dove andare a modificare contenuti e settaggi o trovare la giusta formula per rendere il sistema ITC più accessibile. Non tutte le MPMI sono in grado di sopperire a queste esigenze con personale interno, quindi è saggio rivolgersi a professionisti che in breve tempo troveranno soluzioni per migliorare performance e aumentare la soddisfazione di una sempre più ampia schiera di utenti e clienti.

La figura professionale (job skill profile) dedicata a questo incarico è il Web Accessibility Expert, che supporta lo sviluppo dei servizi Web per garantire la conformità di quanto realizzato rispetto alle specifiche in materia di accessibilità digitale.

Per ulteriori test e consigli, chiedici di ricevere il link all’interessante documento di approfondimento sfogliabile che abbiamo creato per te, per controllare in autonomia quanto il tuo sito è accessibile e per iniziare a ottimizzarlo. Clicca sul fumetto che trovi sulla tua destra per chattare con il nostro servizio clienti

Segnalare Incoerenze per l’Accessibilità Digitale

Se un utente o un osservatore rileva incoerenze nell’accessibilità di un sito web può segnalare il problema alle autorità appropriate o al team di sviluppo del sito:

  • Nel caso delle pubbliche amministrazioni, si può cercare la voce linkata “Dichiarazione di accessibilità”, posizionata in genere a piè di pagina (o nell’apposita sezione dello store relativamente alle app mobili), che conduce a una pagina dedicata all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), contenente informazioni dettagliate e riferimenti utili.
  • In caso di aziende inadempienti in materia di accessibilità, è consigliabile contattare l’azienda stessa utilizzando la mail ufficiale o tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), segnalando il problema. Nel caso in cui l’azienda non renda pubblicamente disponibile la PEC è possibile trovarne l’indirizzo consultando il sito www.registroimprese.it che contiene i dati ufficiali delle Camere di Commercio.

Quali sono i vantaggi del migliorare l’Accessibilità digitale?

L’accessibilità digitale quindi non può più essere percepita solo come una libera responsabilità etica e sociale, ma ha una valenza di strategia chiave per allargarsi a un mercato più vasto, diversificato e più soddisfatto.

Le imprese che abbracciano queste normative con anticipo adempiono non solo a un obbligo legale, ma si aprono anche a un mondo di opportunità e inclusione, avvantaggiandosi anche lato awareness, cioè riconoscibilità e anche reputazione, rispetto ai competitor.

Se poi hai bisogno di una valutazione personalizzata, assistenza informatica o di implementazioni per garantire standard più elevati di accessibilità digitale dei tuoi sistemi ITC, sai che puoi rivolgerti a Meraviglie Cosmiche, che nel suo codice etico esprime il rispetto delle persone.

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Roberta Inferrera Ravera

Articolo scritto da IN: intelligenza naturale

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